Agenti immobiliari: fronte comune contro la dis-intermediazione

A cura di Bruno Vettore

La ripresa del mercato immobiliare porta nuova luce all’intero settore. Le compravendite sono in aumento ormai da un biennio ed i dati del 2016 hanno visto un deciso incremento (+ 18.9%) rispetto all’anno precedente. Anche comparti come quello dei capannoni (+ 22.1%), uffici (12.5) e negozi (16.6 ), da tempo piuttosto fermi, hanno avuto un netto rialzo.

Il tutto, naturalmente, va inserito in un contesto congiunturale più ampio, che non è del tutto rassicurante, poiché gli indicatori economici sono sempre piuttosto preoccupanti e non ci confermano il totale e completo superamento della crisi economica, quindi consigliano una certa prudenza.

Ma i dati di settore sono positivi!

E quindi dobbiamo prenderne atto e ragionare su quali possano essere le conseguenze in prospettiva.

Dal nostro osservatorio professionale, notiamo maggiore fermento nell’attività degli Agenti Immobiliari, un aumento delle iniziative promozionali di comunicazione ed un ulteriore dato significativo : gli annunci di ricerca e selezione di personale per le agenzie immobiliari sono in aumento di circa il 25% (dati BV invest) nell’ultimo trimestre.

Significa che si investe nuovamente nelle risorse umane e che le prospettive potenziali della maggior parte delle agenzie sono di un incremento del volume d’affari e quindi la necessità di avere un più alto numero di collaboratori che possano operare sul mercato per incrementare il business ed assistere il cliente nel migliore dei modi.

Ma quali possono essere le conseguenze di questa situazione di ripresa, sul medio termine?

Gli Agenti Immobiliari più esperti sanno bene che quando si vende con maggiore facilità si determinano certi fenomeni quali :

il cliente spesso pensa “di fare da solo”

  • le società di costruzioni sono meno portate a conferire incarichi di vendita e tendono a gestire “le cose al proprio interno”
  • si affacciano sul mercato figure non abilitate che, approfittando di un mercato più facile, cercano di insinuarsi e di proporre forme di intermediazione camuffate da “consulenze professionali”
  • proliferano forme di abusivismo di vario genere.

Allora non sarebbe il caso, per una volta, di prepararsi meglio in prospettiva?
Di fare davvero fronte comune contro questi fenomeni?
Di abbandonare invidie, contrasti o piccole baruffe di cortile, per una azione univoca, forte e coesa?
I protagonisti di riferimento del settore, non potrebbero avere una maggiore umiltà, incontrandosi e proponendo soluzioni, al di là dei singoli interessi?

I protagonisti di riferimento del settore, non potrebbero avere una maggiore umiltà, incontrandosi e proponendo soluzioni, al di là dei singoli interessi?

Qualcuno che sta leggendo penserà che queste sono le “solite parole retoriche e demagogiche”, ma io credo che non sia mai troppo tardi per ragionare, per ragionare bene, per ragionare bene ed in maniere costruttiva ed equilibrata.

Capendo tutti che il problema non è spartirsi il mercato attuale, ma allargare il mercato e fare in modo che la dis-intermediazione si riduca drasticamente, a beneficio dell’intera categoria degli Agenti Immobiliari.

Una volta per tutte!

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Bruno Vettore

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