La brusca frenata dell’edilizia nel 2020 e il ritorno alla crescita, sperata!

Il mercato ripartirà anche grazie al “luxury” immobiliare.

Ogni agente, imprenditore e investitore ricorderanno l’anno 2020 come quello in cui il “mondo” si è fermato. Una sorta di “terra di mezzo” dove il crollo dell’edilizia non può certo essere negato, ad eccezione di qualche mosca bianca rarissima. Nel caos generale sono finiti tutti i settori legati al mercato, dei costruttori in primis, che hanno fermato i cantieri causa pandemia prima e recessione della domanda dopo. Accompagnati dall’intermediazione che si è “congelata” in attesa dei primi torpori di ripresa, nonché tutto il settore dedicato al mercato dell’extra alberghiero.

A conti fatti sono stati letteralmente bruciati miliardi che saranno recuperati solo in parte, si è visto l’azzeramento del settore con poche fiammate di ripresa. Il mondo delle costruzioni ha registrato un calo del 9,5% nei soli primi nove mesi del 2020, accompagnato da un calo del 13,9% riguardante il recupero abitativo. In questa disastrata situazione c’è una nota positiva, una crescita dell’1% registrato nel secondo semestre dalle opere pubbliche.

Cosa c’è da aspettarsi per il 2021, ripresa o disfatta?

Secondo l’Ance, nel 2021 è prevista una crescita importante dell’8,3%, che ovviamente spiega, non riuscirà a colmare le perdite dell’anno “ZERO”, quello appena concluso. Tuttavia, questa nota positiva si accompagna ad un +7,5% negli investimenti pubblici, ad un più corposo +14% destinato al recupero abitativo. Questi sono i numeri, che ovviamente non sono moneta sonante ma pura proiezione, gran parte di quello che accadrà dipenderà dalle scelte politiche sia in tema di economia quanto di sicurezza pubblica, ormai l’una si accompagna all’altra come gemelli siamesi!

La crescita è comunque inevitabile, un mercato quando si ferma ha solo due vie, o si annichilisce per sempre, oppure riparte, visto che ancora il comparto è carico e sicuramente vivo, non potrà far altro che recuperare terreno. Covid permettendo. Sul fronte degli investimenti non si aspetta altro, ci sono capitali da smobilizzare e ansiosi di comprare soprattutto per i sostanziosi sconti che inevitabilmente ci saranno.

Cosa ci ha insegnato il 2020 e quali sono i possibili asset richiesti?

Sicuramente molti se non tutti, hanno capito sulla propria pelle che nulla può esser dato per scontato, che l’imprevisto e imprevedibile è sempre in agguato e colpisce ancora più forte perché trova impreparati.

Il segmento di settore che potenzialmente avrà un buon mercato sarà quello del luxury, ovvero delle importanti intermediazioni su immobili di prestigio e gran valore. Secondo il sentiment di molti protagonisti, abitazioni di pregio, ville e residenze di lusso avranno minore affanno nel recupero di quanto perso lo scorso anno.

Un dato che possiamo prendere quasi come scontato, poiché grandi investitori che nell’anno Covid si sono girati i pollici, non aspettano altro che lanciarsi sul mercato per fare affari e collocare a rendimento gli investimenti. Sarà un anno questo 2021 potenzialmente ricco di sorprese, ovviamente ci auguriamo siano positive.

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